ADOLESCENTI IN CRESCITA
- Valentina Formentin
- 21 feb 2021
- Tempo di lettura: 2 min
L’adolescenza è un cambiamento molto veloce, nel quale il ragazzo deve gestire importanti cambiamenti corporei, emotivi e relazionali. Può essere difficile decifrare i comportamenti nuovi e apparentemente incomprensibili dell’adolescente e comunicare con lui.

Ma come sarebbe se potessimo aiutarli a indirizzare la loro energia?
Se potessimo aiutarli nella scoperta di ciò che è veramente importante per loro?
Se riuscissimo a parlarci senza urlare o farli scappare via?
È un compito che potrebbe sembrare ambizioso, ma con il giusto supporto, può essere possibile.
Uno dei modi migliori per sviluppare le nostre conoscenze sugli adolescenti è dare un occhiata alle battaglie che affrontano.
Con cosa stano lottando? Cosa stanno attraversando?
“Ero un perdente. Un ragazzo senza abilità sociali che non sapeva farsi e tenersi degli amici. Che non sapeva come proteggere se stesso dai bulli, e che non sapeva come parlare con le ragazze. Ho perso molto tempo rifugiandomi nei miei sogni fantastici, giocando ai videogiochi, e ascoltando musica da solo. Non potevo parlare con mia madre, lei viveva da un'altra parte e non chiamava mai. Sentivo che non potevo parlare con mio padre. Era così impegnato con le sue cose che non aveva molto tempo per me. No aveva idea che io fossi stato preso di mira. Non aveva idea che una volta un ragazzo più grande mi aveva inseguito fino a casa. L’unica volta che si è accorto di me è stato quando sono finito nei guai. Quella volta un ragazzo mi stava prendendo in giro riguardo le mie scarpe sporche, e non voleva smetterla, continuava a chiamarmi “candeggina, candeggina”…mi arrabbiai così tanto! Ma non sapevo cosa fare, e alla fine gli tirai un pugno in faccia. Lui perse un dente e io fui espulso. Mio padre mi urlò contro e mi gettò a terra, ma non mi chiese perché avevo fatto a botte! Essendo un adolescente lottavo. Pretendevo che tutto fosse ok, e non mi prendevo cura di niente. Ho ottenuto dei voti terribili e alla fine ho abbandonato la scuola. Ho pensato di commettere suicidio.”
Traduzione dal libro
“Get out of your mind & into your life for teens, a guide to living an extraordinary life”
J V. CIARROCHI, L. HAYES, A. BAILEY.
In questo delicato periodo dello sviluppo, la sfida evolutiva più importante è "crescere", che non significa solo diventare ogni anno "più vecchi". Questo è il messaggio quindi: non essere solo semplici "meccanici" pronti ad aggiustare quello che è rotto e non funziona nei ragazzi ma diventare il "contesto" che permette loro di sviluppare quelle competenze che gli consentiranno di crescere in modo sano.
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